mercoledì 25 dicembre 2013

Macintosh Plus del 1986





Qualche giorno fa sono entrato in possesso di un Macintosh Plus non funzionante.











Questo computer e' uscito nel 1986 ed e' il secondo Macintosh della storia, il primo usci' nel 1984, pubblicizzato durante il superbowl di quell'anno con uno spot (girato da nientepopodimeno che Ridley Scott) divenuto in seguito molto famoso, il cui slogan era tipo "ecco perché' il 1984 non sarà' come 1984", alludendo al libro di George Orwell. 

Qui di seguito lo spot di cui parlo:





Il Macintosh Plus come design e' praticamente identico al suo predecessore, a parte l'introduzione di una porta SCSI e la possibilità' in seguito di avere un modello bianco invece che il solito beige. Chiaramente le vere differenze tra i due sono a livello hardware, in particolare riguardo la memoria centrale, la rom e il lettore floppy.

Un aspetto interessante di questi computer e' il fatto che alla loro realizzazione partecipo' assai attivamente Steve Jobs in persona, insistendo particolarmente perché' avesse un design che a lui piacesse e che fosse amichevole per l'utente. Una trovata fu quella di inserire una maniglia nella parte superiore del computer, per poter facilmente essere trasportato nonostante le sue dimensioni contenute. Questa maniglia rappresenta una sorta di "avvicinamento" tra l'uomo e la macchina, e per lo stesso motivo fu applicata una maniglia anche all'iMac G3.






E proprio sul rapporto utente/computer e' stata incentrata la presentazione di questo computer (il primo), poiché' Jobs durante la presentazione altro non fece che estrarre il nuovo computer dalla sua borsa, posarlo sul tavolo e accenderlo, dopodiché' il computer si e' presentato da solo, scatenando il delirio del pubblico presente che a quei tempi probabilmente non era abituato a spettacoli del genere.


Video della presentazione:





Era il periodo in cui a Jobs fu affidata una divisione di ingegneri e programmatori per realizzare un nuovo computer, e per fare in modo che dessero il meglio li fece identificare nel progetto stesso, creando una spaccatura interna alla Apple tra quelli che lavoravano al Macintosh e quelli dell'Apple Lisa.
Il team Macintosh assunse come simbolo la bandiera pirata, e credo col significato di "ribellione" agli schemi in generale o qualcosa del genere, una forma velata di "Fuck The System". 
Suppongo che fu da questo spirito  che salto' fuori lo slogan "Think Different".














Nella biografia di Jobs si legge che gli ingegneri che dovevano progettare la scheda logica e analogica  di questo computer furono spronati a far si che anche i componenti interni fossero belli da vedere, seppur nessuno a parte qualche tecnico li avrebbe mai visti.

Ed e' per questo motivo che l'ho comprato anche non funzionante, uno, ok, perché' funzionante costa la madonna, e due perché' rappresenta di per se' l'inizio della Apple come ora tutti la conoscono.







Su wikipedia invece ho letto che aprendo l'involucro del Macintosh Plus e' possibile trovare le firme dei programmatori che ci lavorarono incise nell'involucro, un giorno ci guarderò'.


Nonostante tutto pero' mi son detto, cazzo ma lo voglio vedere il sistema operativo che girava su sto computer!

Detto fatto, ho trovato un emulatore di Macintosh Plus sia per mac che per pc, il Bios e il disco d'avvio.

Il simulatore si chiama Mini vMac, al momento dell'avvio basta che il Bios sia nella stessa cartella del simulatore, dopodiché' quando comparire l'icona del floppy con il punto interrogativo basta trascinare sulla finestra il file del disco di avvio e in 2 secondi il sistema e' pronto per lavorare, anche se in realtà' non c'e' un granché' da fare.








Si perché' questi computer non avevano l'harddisk! Doveva essere spettacolare lavorare con questi aggeggi, a far su e giù con dei floppy per salvare sempre tutto.. Roba da matti

Lascio qui un link a un pacchettino che ho fatto con dentro tutto l'occorrente per emulare un tremendamente vecchio System 6puntoqualcosa, i programmi tipo MacPaint invece si trovano tranquillamente in giro.

Link Simulatore


Beto


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