lunedì 21 maggio 2012

Bar Sport: Il Giro d'Italia


Carissimi amici del No Pipe Blog, qui è Gambero che parla.

Quest'oggi volevo parlarvi di un argomento a me molto caro: il mio sport, ovvero il ciclismo.
Siccome in questo periodo, come credo tutti voi sappiate, si sta correndo la novantacinquesima edizione del Giro d'Italia, volevo spendere un po' del mio tempo per fare un'analisi sulla corsa rosa, entrata nella sua terza ed ultima settimana.
Voglio precisare che si tratta solo di mie opinioni personali sulla corsa di cui mi farebbe piacere discutere con chiunque fosse interessato.
Inizierei subito parlando dei primi giorni di gara, che si sono svolti in terra danese. Partiamo dalle note positive: ho apprezzato moltissimo i paesaggi nordici e l'entusiasmo e la passione per le due ruote dei danesi, verso cui nutro enorme rispetto e simpatia. Purtroppo però non sono assolutamente d'accordo col far partire uno degli eventi sportivi più seguiti ed apprezzati d'Italia all'estero. In primo luogo credo che si venga a perdere una parte, piccolissima certo, del titolo della corsa: si tratta di Giro d'Italia e, secondo il mio parere, dovrebbe rimanere nei nostri confini e toccare il maggior numero possibile di regioni della nostra terra, che molte volte non vengono nemmeno sfiorate. In secondo luogo si vincola il primo dei due giorni di riposo al quarto giorno di gara, dopo tre tappe di pianura: credo che sarebbe molto più utile spalmare i due giorni di riposo disponibili in maniera più simmetrica, alla fine della prima e della seconda settimana ad esempio. Ovviamente questo è solo un discorso di organizzazione, nutro come già detto il massimo rispetto per tutte le terre straniere da cui è partita la corsa, anche negli anni precedenti.
Passiamo ora ad analizzare più nel dettaglio la gara ed i suoi protagonisti. Non voglio commentare più di tanto i corridori che hanno indossato la maglia rosa in quanto credo che chiunque arrivi ad indossare il simbolo del primato, per una o più giornate, lo meriti in pieno e debba ricevere solo elogi per essere riuscito a far avverare un suo sogno, scrivendo una pagina importantissima, non solo della propria carriera, ma anche della storia della manifestazione. Andrei piuttosto ad analizzare i girini suddividendoli in due categorie: i velocisti e coloro che puntano alla vittoria finale.
Per quanto riguarda i velocisti, in particolare le tappe a loro più adatte, credo che l'organizzazione abbia lasciato un po' a desiderare nel disegnare gli arrivi di queste tappe, inserendo troppe curve vicinissime all'arrivo: questa è per me la causa maggiore delle grandi ammucchiate che si sono notate negli sfondi degli arrivi adatti alle ruote veloci; arrivi come quello di Cervere, con un lunghissimo rettilineo sarebbero stati molto migliori. Analizzando gli sprinter credo comunque ci sia pochissimo da dire: la maglia iridata ha un degno padrone. Mark Cavendish è nettamente il velocista più forte in circolazione e, senza intoppi o problemi, gli arrivi in volata sono al 90% abbondante roba sua. Bravissimo in ogni caso tutti i ragazzi che si sono distinti nelle volate, da Goss a Ventoso, passando per Felline, Favilli, Nizzollo e Ferrari (con una macchia) e tutti gli altri che hanno animato delle splendide volate.
Andiamo ora a parlare del cuore della corsa, in particolare di tre corridori che alla partenza ritenevo i grandi favoriti: Basso, scarponi e Kreuziger. Fino a questo punto sono sinceramente non si è visto ancora molto. Basso, il mio grande favorito della vigilia, deve ancora mettere fuori il naso; Scarponi mi pare in buona condizione, anche se a mio parere ha fatto uno sforzo inutile nella tappa vinta dal grande Paolo Tiralongo, poteva evitarlo; Kreuziger mi sta, sinceramente, abbastanza deludendo, ha una squadra molto forte, di sicuro credo che si farà notare, per ora non mi è sembrato cattivo al punto giusto e abbastanza ai margini, troppo per uno che ritengo papabilissimo per la vittoria finale. Ai tre che ho appena citato si è aggiunto di prepotenza un quarto nome: Joaquin “Purito” Rodriguez, la maglia rosa attuale è di sicuro il corridore di classifica che ha la gamba migliore: ogni giorno che passa le sue quotazioni per la vittoria finale aumentano, fa veramente paura.
Di sicuro la mancanza di un corridore “faro”, il Contador dello scorso anno per intenderci, rende la corsa più noiosa: i ragazzi si studiano e sembra abbiano tutti, o quasi, una gran paura di attaccare, tutto ciò ha come conseguenza una classifica molto corta ed indecisa, su cui è praticamente impossibile fare previsioni.
Che dire, speriamo che i ragazzi ci facciano divertire in quest'ultima settimana di gara.
Concludo facendo i complimenti a tutti i ragazzi vincitori di tappa e un grandissimo in bocca al lupo a tutti quelli che hanno dovuto abbandonare il Giro per problemi fisici. I ragazzi si dimostrano come sempre simpaticissimi e disponibilissimi in tutte le occasioni, nonostante lo stress incredibile a cui ti sottopone questa corsa e meritano tutti un grandissimo sostegno.
Incito tutti i lettori a commentare tranquillamente l'articolo e a fornire la loro opinione, ovviamente sempre nei limiti della sportività e della correttezza, per una sana discussione di sport.

Per oggi è tutto amici, continuate a seguire numerosi il nostro blog,
Gambero

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