Come sempre i ringraziamenti vanno all'editor Sara che stavolta si è prodigata in un'analisi approfondita che ha migliorato sensibilmente la traduzione.
Come sempre vi lascio il link a tutti i capitoli usciti sin'ora:
http://nopipeblog.blogspot.it/search/label/Stranezza%20di%20proporzioni
In più per chi fosse interessato all'acquisto del libro in lingua originale, ecco il link:
http://www.drivethrufiction.com/product/96994/Strangeness-in-the-Proportion
Non mi resta che lasciarvi al capitolo, buona lettura!
Interludio:
L'indovinello
E' solo una finzione
pubblicitaria. Nessuno muore davvero.
Le tre del mattino però
diciamo che esistono nella loro dimensione crepuscolare, sai?
Crederesti alle stranezze alle tre del mattino. Crederesti che un
indovinello possa uccidere.
Devo andarmene da qui.
Devo andarmene da questa stronzata di turno notturno al mini-market.
Panini! Ugh. Se non dovessi fare un altro panino unto per un branco
di ubriachi arrabbiati. Chiedere i documenti all'ennesimo ragazzino.
Ascoltare un'altra persona che mi urla addosso perchè vuole degli
alcolici dieci minuti dopo che ho chiuso il reparto. Non posso
trattare con le persone che entrano portate dal vento alle tre del
mattino come mozziconi di sigarette.
Sai?
Devo andarmene da qui.
Magari tornare a scuola. Magari scriverò quel fumetto a cui sto
pensando. O forse semplicemente risolverò l'indovinello.
Nessuno muore. E' solo
finzione pubblicitaria. Lo sanno tutti.
Lei arriva alle tre del
mattino esatte. Si fa chiamare la Sfinge. Non importa su quale
stazione sei, ci sono solo sibili ed elettricità statica e lei è
lì. Rapisce le nostre radio. Deve anche usare una specie di
modificatore vocale, perchè non suona troppo naturale.
La sua voce è aliena, profonda e dolce. Il tipo di voce che potrebbe
portare una nave su una scogliera. Sai?
La sua poesia, è
bizzarra, surreale---persino folle---come quella merda sperimentale,
tipo la performance art strana. Una volta ho visto questa ragazza che
faceva dipinti dal vivo, sul palco, col suo sangue mestruale, e
quello non era strano quanto questo. Quei rumori nel
sottofondo---cose che non puoi proprio identificare. Spaventose, ma
anche sensuali, in un modo primordiale, come due calamari giganti che
si palpeggiano a vicenda in una nuvola di inchiostro.
Poi, dopo il suo bizzarro
riff di poesia, porge al pubblico un indovinello. Dice che il primo a
chiamare con una risposta corretta vincerà "il premio
definitivo". Il prezzo del fallimento, avverte, è la morte.
Ogni notte arriva. Ogni
notte qualcuno chiama, e danno sempre la risposta sbagliata, e la
loro linea telefonica si interrompe, improvvisamente, e c'è un
rumore orrendo, poi elettricità statica, poi, tipo, la tua musica
radio regolarmente programmata.
E' solo una finzione
pubblicitaria, marketing virale vestito da pirata delle onde radio.
Nessuno muore.
Ho bisogno di un modo per
andarmene. Non tornerò a scuola... o si? Non scrivo più. Non leggo.
Cazzo, non guardo più nemmeno i DVD. Vegeto semplicemente tra i
turni e i ritmi circadiani guastati. Più facile diviene fare dei
sandwich, più divento uno zombie, sempre più simile a questi altri
che camminano, scarti delle tre del mattino. Ho bisogno di un modo
per andarmene. Immagino che alle tre del mattino un sacco di persone
ne abbiano bisogno. Lei è in onda adesso. La sua voce da
sesso-pseudopodo sta indicando proprio me, come quando gli occhi in
un dipinto ti seguono in una stanza.
Chiede un indovinello.
Conosco la risposta di
questo! Ne sono sicuro. Prendo il telefono e compongo.
La sua voce.
Potrebbe portare una nave
sulle rocce acuminate.
Capitolo 11
"Quando arriva il
dolore, stringi questo," dice alla giovane donna sulla sedia.
"So che la solita frase è 'stringi i denti.' Da queste parti,
diciamo semplicemente, 'stringi il dildo di gomma.'"
Dice che il suo nome è
Nyx.
Dice che il nome del dildo
è Bob.
Dice che Bob è il nome
statisticamente più comune per un amico immaginario.
"Oh," dice
Simon, e rabbrividisce.
"Nyx è la dea della
notte e la figlia di Caos," dice lei, "che cavalca per i
cieli sul suo carro, diffondendo tenebre primordiali, facendo bagnare
i pantaloni a Zeus."
Fa un sorriso alla "udite
il mio ruggito" mentre fa vorticare Bob sopra la testa con
destrezza. Simon non può fare a meno di immaginare che, con un paio
di dildo, Nyx potrebbe essere piuttosto micidiale, con i suoi
nunchaku-membri di gomma vorticanti che respingono ondate su ondate
di ninja. Suo malgrado, non può fare a meno di trovare accattivante
la strana e perversa immagine.
Quando Simon l'ha vista la
prima volta, mentre entrava nel negozio di piercing e tatuaggi, le
Cornacchie sono sobbalzate all'erta, schiamazzando, "La
Giovane!"
La Giovane. Nyx, regina
di fiori.
E' un tintinnio di
piercing ed entusiasmo di venti-e-qualcosa-anni.
I suoi capelli si
protendono in varie direzioni, come una pianta esotica, alternandosi
in nero e rosso. Labbra viola e risalto viola e nero e nero e nero.
Il suo mascara e ombretto sono strati di blu e viola. Le suole di
gomma dei suoi stivali salgono di svariati centimentri, i tacchi sono
teschi di gomma, e gli stivali mutano in calze a ragnatela viola che
mutano in rete strappata e viola, che muta a sua volta nella sua
gonna nera. Di figura piccola, ma robusta, atletica.
"Sto cercando il
Santuario di Ossidiana," aveva detto Simon.
"Oh? Hai qualcosa
sotto il letto?" aveva chiesto Nyx.
Simon aveva annuito.
"Ti manda Jolly
Roger?"
Simon aveva annuito."
"Byron ti ha cagato
addosso?"
Simon aveva scosso la
testa, e lei aveva ridacchiato.
"Mi piacciono il
cappello e il completo. Dove li hai presi?"
"Negozio di seconda
mano."
"Fico."
Simon era arrossito. Un
complimento. Due volte in un giorno e ancora non sapeva come
rispondervi.
Aveva raccontato a Simon
che lo avrebbe portato al Santuario lei stessa, se non gli scocciava
aspettare mentre finiva con la sua ultima cliente. "Alcune
persone sono schizzinose riguardo gli aghi, sangue e roba del
genere."
Simon aveva detto che non
sarebbe stato un problema.
Nyx aveva iniziato a
parlare e parlare e parlare. Si era rivelata una fonte di strani
aneddoti, e Simon, percependo uno spirito affine, si era ritrovato a
godere della sua compagnia, per quanto stordente essa fosse.
"Bob ci aiuta ad
indicare tutti i punti meravigliosi in cui uno può fare un piercing
sul suo pipino," dice Nyx. "Lasciamo anche che i clienti
stritolino Bob durante un tatuaggio. E', come dire, catartico.
Un piccolo servizio
supplementare che offriamo alle signore. A dire la verità, anche un
uomo su cinque all'incirca non sembra disdegnarlo."
Simon pensa al malvagio
martello da fabbro che vive sotto il suo letto.
"Preso Bob?"
chiede Nyx.
La cliente alza il pezzo
di gomma.
"Vuoi sentire una
filastrocca su un dildo e un martello insanguinato?" chiedono le
Cornacchie nell'orecchio interno di Simon. Le ignora.
La cliente indica uno dei
tanti tatuaggi di Nyx---un glifo stilizzato appena sotto la sua
clavicola destra.
"Questo tatuaggio? Oh
no. Non vuoi questo tatuaggio."
Tocca l'inchiostro sul suo
corpo con l'indice e forse c'è qualcosa nei suoi occhi. Simon fa
fatica a dirlo, quindi guarda le espressioni del dito e della mano, e
si, c'è una storia, un dolore, una ferita dietro quel tatuaggio.
Cicatrici nascoste.
"E' una runa,"
dice Nyx alla sua cliente. "Un vecchio simbolo per l'incubo---un
demone maschio del sesso che striscia attraverso le finestre, di
notte, e prende con la forza le donne. Si, non vuoi quello..."
Le Cornacchie sussurrano
aneddoti e conoscenze sull'incubo nei timpani di Simon. Sfoglia il
catalogo dell'arte di Nyx---pagine di delizie da Halloween.
"Una corda tribale?"
chiede Nyx alla cliente, disperazione e disappunto che colano lungo
le sue parole come mascara spalmato. "Beh, no... non c'è nulla
di male, davvero. E' solo che Steve-o è il nostro esperto di corde
tribali, ed è via e---ok, devo dirlo: chiederne uno è come entrare
in un negozio di chitarre e chiedere al maestro di insegnarti
'Stairway to Heaven.'
Tutti vogliono
una fottuta corda tribale."
Parla in modo allegro con
la cliente, però in modo furtivo lancia uno sguardo e accenna una
faccia stupida verso Simon---mimando di impiccarsi.
Simon sorride e guarda in
basso.
"Non fraintendermi,"
dice Nyx. "'Stairway to Heaven' è una bella canzone e Steve-o è
un bravo ragazzo. E' nato alla vigilia del giorno di San Giorgio.
Secondo gli abitanti dei villaggi rumeni, è condannato a sorgere
dalla tomba come un vampiro. Certo, ci sono un sacco di modi per
finire nella trappola: concepito in un giorno santo, nato settimo
figlio di un settimo figlio, la madre non ha mangiato abbastanza
sale, o troppo sale---nato
con i denti già spuntati, un capezzolo in più, capelli in eccesso,
due cuori..."
La Cornacchie sussurrano a
Simon, spingendolo ad unirsi all'assalto viola che è la burla di
Nyx, ma non si muove.
"Avanti, Simon!"
dicono le Cornacchie.
"Shhh," sibila
Simon, troppo forte.
Nyx e la cliente alzano lo
sguardo. Simon si blocca con l'espressione di Fatty Arbuckle scoperto
in un negozio di torte per compleanni erotici e un dito pieno di
glassa. Si stringe nelle spalle e continua ad esplorare il negozio di
tatuaggi.
"Sei davvero decisa
sulla corda tribale?" Chiede Nyx, tornando alla cliente. "Va
bene. Sei tu la ragazza con un cazzo di gomma in mano. Chi sono io
per discuterne? Stenditi e basta."
Ronzio, aghi e inchiostro.
Simon osserva
attentamente.
Non sarebbe passato
molto tempo, Jane, prima che usassi una simile pistola per tatuaggi
su uno degli uomini che ti hanno fatto del male.
"Quando sei nata?"
Chiede Nyx alla donna mentre lavora.
"Natale? Scherzi? I
bambini nati nelle ore dei sermoni a Natale possono vedere gli
spiriti. Se sono seria? Beh, è folklore da paesani. Lo prendono
piuttosto seriamente. Poi ancora, alcune delle credenze suonano
abbastanza sciocche. Senti questa: gli zingari yugoslavi credono che
le zucche lasciate fuori troppo tempo a marcire diventino---"
"Diventino vampiri,"
finiscono Simon e le Cornacchie.
Sebbene, ad essere onesti,
è abbastanza dubbio, sinceramente dubbio, che chiunque altro abbia
udito i corvi fantasma.
"Si," dice Nyx,
piacevolmente sorpresa. "Huh." Il ronzio ricomincia. "Il
mio padrone di casa dice che quella roba è tutta merda. Però, suo
padre aveva un sopracciglio unito, il che significa che è condannato
ad essere un lupo mannaro."
La cliente ride.
"Non so come fossero
le sopracciglia di mio padre."
Gli occhi di Nyx vagano
distanti per un momento. "Ci sono cose peggiori del non
conoscere tuo padre."
Simon nota lo sguardo.
"Ricordatelo," dicono le Cornacchie.
"E' importante!"
Ronzio.
"Sai," dicono le
labbra viola, "è buffo---tu che scegli questo simbolo pensando
che sia carino. Negli anni novanta, credo fosse la Reebok, avevano
lanciato una linea di scarpe da corsa per donne. Volevano seguire il
tema ricorrente della donna forte, indipendente. Senza ulteriori
ricerche, scelsero il nome Incubus da una lista di possibilità,
perchè suonava aggressivo ed elegante e non era stato brevettato."
Il ronzio cessa.
"Piegati a destra
solo un po'. Brava."
Ronzio.
"Così, più avanti,
dopo aver spedito le scarpe, venne alla loro attenzione che il nome
su migliaia di scatole di scarpe da corsa per donne forti,
indipendenti, è il nome di una forza antropomorfica maschile e
malvagia che piomba sulle femmine addormentate, distruggendo,
tormentando e contaminando le proprie vittime, sia spiritualmente che
fisicamente."
Nyx ridacchia.
"Dev'essere stato un
bel colpo! Così, già, le scarpe da corsa Incubus furono ritirate.
Scommetto che la Nike si fece una bella risata. Mi chiedo se la mia
insegnante di ginnastica delle superiori ne avesse un paio. Era nata
con la camicia, il che significa che è immune all'annegamento e agli
spiriti maligni."
Simon sfoglia uno scaffale
pieno di vecchi numeri di Playboy,
riviste per motociclisti, fumetti, e Il libro
dei morti tibetano.
"Ora, secondo il
Malleus Maleficarum---che
è la guida per la caccia alle streghe dell'Inquisizione," dice
la Nyx, "un incubo può riprodursi. E' un processo però. Vedi,
i demoni femmina---le succubi---seducono gli uomini e prendono il
loro seme, e poi lo trasportano da un incubo, che va e seduce una
donna e lo impianta in lei. Consegne demoniache di seme
sistematiche---CDS. Prova a pensare a che lavoro di merda sia.
Legioni di demoni che si svegliano il lunedì mattina dicendo, 'Dio,
se devo consegnare un altro carico di sperma...'"
Il ronzio cessa.
Risa reciproche di
ragazze.
Ronzio.
"Quindi, si, "
dice Nyx, "il diavolo prende lo sperma di uomini cattivi e lo
corrompe ancora di più. Secondo il libro, i bambini nascono come
cose per metà demoniache. I figli di mostri sono mostri."
Il ronzio cessa.
"Hey, Simon! Puoi
smetterla con tutto quel ciarlare per cinque minuti? Non riesco a
concentrarmi sul mio lavoro." Nyx incurva la sua bocca viola.
Simon sorride di rimando.
"Riuscirò a farti
aprire. Non hai scelta. Sono troppo, troppo, ultra-affascinante."
Ronzio.
La cliente dice qualcosa.
Il ronzio cessa.
"Cosa? Gotica? Odio
limitarmi con etichette come quella. Intendo, Gotica non è una
brutta etichetta, ma poi la gente ti cataloga con tutti i lati
negativi dell'etichetta e improvvisamente devi vestire di pizzo nero
e invidiare i morti. A me piace semplicemente vestire nero, a volte
pizzo."
Ronzio.
"Ora, mi piace il
Gotico. Il Gotico è come... vedere attraverso le stronzate con un
paio di occhiali da sole viola. Shelley, Poe, Ann Radcliffe. Quelli
sono alcuni dei vecchietti, ma allora, negli anni novanta, il Gotico
artigliava la terra emergendo nella cultura pop. Il Big Bang arrivò
quando Il silenzio degli Innocenti vinse
come miglior film---BAM!---ora
King e la Rice dominano i regni dell'ombra del genere come Ade e
Persefone. Come uno stallone demoniaco, Hitchcock genera figli
illegittimi dalla tomba: Quentin Tarantino, John Carpenter, M. Night
Shyamalan, i fratelli Coen. Ora è tutto vampiri, zombi e motoseghe,
Dio mio! E Dorothy indossa un corsetto di vinile nero, stivali da
combattimento, e una spilla attraverso la sua guancia, la Strada dei
mattoni gialli che è stata distorta da vibrazioni Burtonesche, e il
Mago di Oz è stato accoltellato nelle docce della prigione."
Simon e le Cornacchie si
fermano, storditi dal volume della verbosità.
"Non sto parlando
solo di romanzi dell'orrore e film di serial killer. Il gotico è
filtrato in tutto e lo ha dipinto di nero---discorsi politici,
notizie locali. La maggior parte della TV è costruita sui serial
killer, ricordi repressi, preti molestatori, processi per omicidi di
celebrità. Disse il corvo, 'E' stato O.J.!'"
Le Cornacchie ridono.
"E' un genere che
dice di appartenere al passato. Hai mai visto Oprah? La regina dei
talk show? No, no, no. Regina del Gotico.
E' dannatamente perfetta! Dimenticati di tutti quei piccoli ragazzini
in makeup bianco che leggono graziose poesie di suicidio e crescono
byroniani tra i turni alla libreria. Almeno per metà del tempo lei è
quella che conta---l'oscura profetessa del fato, che mangia dessert
senza grassi in un castello d'ebano nel cielo.
Prova semplicemente ad
accendere sul suo show. Se becchi giusto, Oprah starà preparando la
scena e il dipinto in modo grandioso, epiche gotiche piene di
antagonisti e vittime. Come sempre, le vittime sono sublimamente
innocenti, facili prede. Il cattivo sembra rappresentare tutto ciò
che è malvagio. Poi impariamo che anche loro sono stati vittime, una
volta. Il loro male diviene inevitabile. Se sei stato molestato da
bambino, diventerai a tua volta un molestatore. Non si scappa. I
peccati del padre. I figli dei mostri sono mostri.
"Oprah può essere
fatalista in una maniera che lo farebbe venire duro ad Edgar Allan
Poe. E con un tale Verme Conquistatore non si può che spargere i
semi al vento. Ora ogni canale ha un domatore mattutino che fa
sfilare legioni di mostri e deviati---tutti fantasmi incompresi di
opere rock da campo caravan. Molti di loro sono dipendenti da droghe
o sesso o abuso---'dipendente' che è la nostra parola moderna per il
termine gotico 'infestato.' Io preferisco 'infestato.' E' più
romantico."
Nyx imita un corretto
accento britannico. "L'eroina marchiata dall'ago era infestata
di eroina."
Tutto mentre il ronzio
continua, un drone insistente che sembra rumoroso solo nei rari casi
in cui Nyx si ferma. E non durano mai a lungo.
"Una volta ho letto
una voce su internet che affermava che la nostra imperatrice dei talk
show fosse nata con un capezzolo in più. Sai cosa significa?"
Nyx mima delle zanne con le dita e la cliente ride.
"Oprah però ha
un'altra maschera. Un minuto è la sacerdotessa del fato, quello dopo
propugna la trascendenza: 'Io ero una figlia sotto assistenza proprio
come voi. Come avete fatto a lasciarvi diventare madri assistite che
vivono sui soldi del governo? Perchè avete scelto questo?'
Così adesso la foschia di rovina gotica viene soffiata via e puoi
cambiare il tuo destino. Ora è la mania sugli angeli, programmi di
auto-realizzazione, il movimento del bambino interiore, il Tae Bo.
'L'auto-trasformazione è facile come il desiderio di una fiaba.
Batti quelle scarpette d'ebano e ripeti dopo di me!'"
Nyx batte i tacchi.
"Pessimismo gotico o
trascendenza New Age---quale delle due è Oprah? Non ci avevo mai
pensato prima, ma a dire il vero assomiglia un sacco a quel tizio nel
giornale, il Cannibale Vegetariano. Anche lui è due cose in una. Tè
chai e sangue in una portata. Scommetto che il suo animale totem è
un lemure. Scommetto che è davvero educato quando non uccide
qualcuno. Scommetto che ha una coda di cavallo."
Come sarebbe venuto
fuori, Jane, ce l'aveva davvero.
"Buon Dio, Signore!
Anche i più grandi serial killer sono diventati stravaganti."
Il ronzio continua.
Il Santuario di Ossidiana
attende.
* * * * *
Quando Simon entra per la
prima volta nel Santuario di Ossidiana, una piccola ragazzina
silenziosa con strisce di bianco nei capelli è la prima ad
avvicinarlo. Lo guarda con occhi straziati per un tempo davvero
lungo. Tutti osservano la piccola ragazzina nel modo in cui i
minatori osservano un canarino.
Quando si lancia su Simon,
abbracciandolo, lui indietreggia prima di accettare. Solo dopo che
l'ha abbracciato tutti gli altri si rilassano. Un po'.
Il nome della piccola
ragazzina è Robin. Una cosa molto brutta le è successa, Jane. Una
cosa davvero brutta.
Simon aveva sentito delle
voci sul Santuario di Ossidiana, aveva letto di loro su internet.
Mentre tutte le fonti concordavano che il gruppo operava fuori
dall'area di Belmont e Clark, poche fonti concordavano sulla natura
dell'organizzazione sovversiva.
Erano una gang di gotici e
punk? Un culto demoniaco? Un'operazione paramilitare?
"Insegniamo
l'individualismo radicale insieme alla coesione di gruppo,"
aveva detto Nyx automaticamente---una frase allenata. "Insegniamo
l'auto-difesa, ad essere furbi, e sopravvivenza urbana. Prepariamo
anche per... pericoli speciali."
Simon aveva sentito dei
"pericoli speciali," sentito che il Santuario sapeva
qualcosa dei pericoli sovrannaturali della città. La parola mostro
non viene mai utilizzata, ma sembra pendere
dalla punta della lingua di tutti.
Non diciamo "mucca;"
diciamo "manzo."
Non diciamo "mostri;"
diciamo "pericoli speciali."
Li fronteggiamo.
Simon non sapeva cosa
aspettarsi. Forse un gruppo di persone con croci, paletti e armi
automatiche. Forse file di libri occulti e mappe segrete. Simon non
si aspettava un gruppo di supporto per le Stranezze.
"Ciao, il mio nome è
Annie."
"Ciao, il mio nome è
Jessica."
"Ciao, il mio nome è
Dave."
"Ciao, Dave,"
dicono tutti all'unisono. Stasera è la sera dei "testimoni",
dice Nyx. Notti diverse portavano incontri ed attività differenti,
le notti di testimonianza invece permettevano a questa bizzarra
collezione di persone di raccontare le loro storie, storie che
potevano aver paura di raccontare alle loro famiglie.
"Tutti i miei bambini
si svegliano urlando nel mezzo della notte, e gli mancano dei ciuffi
di capelli..."
"In una sola
settimana, tutti i cani nel mio vicinato sono spariti..."
"Ogni... ogni volta
che spengo le luci, e accendo le mie candele aromatiche---nella
vasca, questa---questa faccia appare sempre tra le mie gambe..."
E così il nostro eroe si
ritrova in una folla di disadattati nel seminterrato di una chiesa.
Erano i ragazzi della controcultura, i gotici, i punk straight edge,
e sparse in mezzo c'erano anime di tutte le età---persone tremanti,
persone che trasalivano facilmente, persone che difficilmente si
muovevano e ti fissavano come televisioni spente. Ce n'erano alcuni
che volevano attenzione, volevano raccontare a qualcuno dei loro doni
psichici o delle loro storie di rapimenti, e altri ancora che
ridacchiavano e sembravano godersi l'intrattenimento gratuito e il
caffè.
"Ciao, il mio nome è
Nick."
"Ciao, il mio nome è
Dori."
"Ciao, il mio nome è
Rob."
Strane carte nella mia
partita. Eh, Jane?
Sebbene Simon sia appena
entrato, lasciandosi alle spalle le strade trafficate di una moderna
città, illuminata vivacemente, dove chiunque cammina in giro con
noncuranza, facendo compere, cenando, socializzando---quaggiù tutti
si accalcano insieme come se fossero attorno ad un fuoco solitario di
un minuscolo campo medievale, spaventati delle cose che si celano
oltre la luce. Hanno visto occhi e denti in tutte le crepe, ombre e
forme indefinite del mondo. Simon ha visto solo Jane.
"Ciao, il mio nome è
John."
"Ciao, John."
"Figlio di sua
madre!" E' quello che passa per un'imprecazione sussurrata da
Simon mentre le cinquantadue carte del suo mazzo volano da tutte le
parti, nel mezzo di una mischiata. Là nel fronte della stanza, là
in mezzo alla galassia luccicante di piercing e la gioventù non
affrancata, si muove goffa una tonda, grassa e brizzolata sfera di
incongruenza: l'Ufficiale John Polhaus. L'asso dei bulli. Il
porta-pistola, mangia-carne, conservativo, ammazza-hippie,
picchia-eccentrici, John Polhaus.
Che ci faceva
sull'Isola dei Giocattoli Disadattati, Jane?
E' qui solo per colpire o
picchiare i ragazzini per essere sovversivi, strani, o "orrendamente
bizzarri"? Ha seguito Simon solo per tormentarlo, per prendergli
i soldi del pranzo?
No. Sta raccontando una
storia, dando testimonianza. Il tizio vicino a Simon sussurra che
Polhaus viene da anni ed ha alcune delle storie più strambe da
raccontare.
"Figlio di sua
madre!" sussurra di nuovo Simon.
"Oooooooooh, quante
parolacce," chiocciano le Cornacchie.
Simon non ascolta la
storia di Polhaus. E' troppo scioccato, troppo stonato, troppo
impegnato a raccogliere le carte, cercando di dare un senso al tutto.
Raccoglie il joker solo per avere un flash della faccia da clown e
dell'elettricità statica demoniaca. Rabbrividisce.
Clap.
Clap.
Clap.
Polhaus vede Simon. Per il
resto dell'incontro occhieggia Simon minacciosamente.
Era come se fossi
tornato di nuovo alle superiori, Jane.
La condivisione di
racconti muta in meditazione guidata. Sanctum interiori, immagini e
animali del potere, sfere di luce, apertura dei chakra, tutto.
Polhaus non chiude gli occhi, non medita. Osserva solo Simon, medita
su Simon, e Simon è certo di poter percepire una forza infuriata che
cerca di schiacciargli la testa.
Simon chiude gli occhi.
Non c'è ragione di
meditare per trovare oggetti e animali del potere. L'albero e le
Cornacchie sono sempre lì. Beccano aprendo tutti i suoi chakra
insanguinati.
"Immaginate una sfera
di luce blu nel vostro petto," dice il capogruppo di
meditazione. "Permettete a quella luce di espandersi e di fluire
dal vostro corpo, crescendo esponenzialmente di raggio."
Simon immagina una sfera
di luce nella sua cavità toracica, immagina il suo dito che diventa
un bisturi, che taglia un'incisione a Y su se stesso per rilasciare
la luce. Cosa avrebbe scoperto Simon se avesse letto le sue stesse
interiora?
"Adesso fortificate
quella luce, quella pura, luce blu. Osservate le ombre che si
disintegrano sotto di essa. Immaginate la luce che trattiene la
notte, tenendo a distanza tutte le influenze malevole."
La mia ombra aveva
riso, Jane, quando gli avevo raccontato della meditazione.
Poi Nyx sta parlando. Le
sue labbra viola sono brave sia nell'orazione pubblica che nelle
canzonature personali---la regina dell'Isola dei Giocattoli
Disadattati. Ringrazia tutti. Dice di quanto sia fiera della forza di
tutti quanti. Gli racconta di prossimi incontri, di notti di
addestramente per auto-difesa, lezioni di sopravvivenza urbana,
discussioni di parazoologia.
"Cavolo, è forte
lei," dice il tizio di fianco a Simon. Accenna a come Nyx aiuti
a mandare avanti il Santuario. Sussurra che è stata nei militari, se
ci credi, e ci è rimasta abbastanza a lungo per imparare un po' di
cose. Mormora di come dicono che sia la figlia di un incubo. Ecco
perchè sa di "loro." Ecco perchè aiuta le altre persone.
Sua madre è stata vittima di un mostro.
Simon annuisce.
"Abbiamo un nuovo
arrivato," dice Nyx. Lo stomaco di Simon sobbalza.
"Dovremmo tutti
congratularci con lui per essere stato abbastanza coraggioso da
uscire allo scoperto stanotte. Ho la sensazione che abbia davvero
bisogno di qualcuno con cui parlare. Ho anche la sensazione che non
voglia raccontare la sua storia a meno che non la tiriamo fuori da
lui con catene e un branco di cavalli Clydesdales."
Nyx guarda il pubblico e
cattura gli occhi di Simon. Sorride e allegerisce il tono adottando
la voce di un presentatore di quiz televisivo. "No, non è il
fantasma di Buster Keaton. Simon Meeks vieni su!"
Tutti applaudono.
Simon si alza. Respira.
Sente la stretta dell'iperventilazione. Si chiede se riuscirà ad
arrivare alla porta, se potrà correre veloce e semplicemente
affrontare le ombre e la notte da solo.
Molte persone temono i
discorsi pubblici più della morte, Jane.
Simon cammina fino alla
parte anteriore della stanza, le mani nervose. Si sente male con i
crampi dell'Acqua Morta. Ha bisogno di incidere un cadavere. Ha
bisogno di Jane.
"Ciao," dice
Simon e la retroazione acustica nel microfono urla le oscenità che
non può lui.
Tutti osservano. Polhaus
lo fissa. Nyx gli dà uno sguardo incoraggiante.
Poi le Cornacchie arrivano
a salvarlo, mormorando tutte insieme. Qualcosa cresce nel petto di
Simon---qualcosa al di sotto della paura---qualcosa che non aveva
capito fosse lì---un bisogno.
"Ciao, il mio nome è
Simon..."
E la diga si rompe.
"... e sono
assuefatto ai morti."
"Ciao, Simon."
Poi, gli racconta tutto.
Tutto.
* * * * *
Per quanto tempo ha
parlato?
La gola di Simon sembra
secca e rovinata.
Hanno ascoltato tutto.
Tutti loro. In silenzio. Hanno ascoltato la spiegazione di Simon sul
suo lavoro, dell'Acqua Morta, dei suoi pazienti, di Jane Doe, del
Dottor Reeves, della sparizione di Jane, delle stranezze che vi sono
seguite, tutto.
Simon si sente sollevato,
debole e spento, come un tubetto vuoto di dentifricio. Ha spremuto
fuori tutte le parole trattenute che ha ammassato via nella sua vita
di socializzazione con i cadaveri.
Ora Simon aspetta quello
che sa che sta per arrivare: la reazione.
Aspetta che il gruppo si
allontani, che qualcuno dica, "Mostro!"
Silenzio.
Clap.
Clap.
Clap.
Applausi?
Qui è dove il Disadattato
Omega trova accettazione. Senza transizione, Simon è al centro di un
vortice di persone. Sono tutti che parlano, urlano, si congratulano,
fanno domande. Tutti loro sono eccitati e incoraggianti. Molti di
loro sono in lacrime.
Non lo sapevo al tempo,
ma piangevano per te, Jane.
Tutte le voci. Tutti
parlano. Simon cerca di sorridere e ringraziare ogni faccia, ma sta
affogando in tutte le voci.
"Sei tra compagni,
amico!"
"Pensi davvero di
parlare agli spiriti? Pratichi la negromanzia? Ho dei libri che---"
"Sai più cose su di
loro? Devi saperne di
più!"
"Potresti esaminare
il corpo di mio marito se lo faccio esumare?"
Niente pani o pesci,
Jane. Non avevo pani o pesci per loro. Solo cose affilate e squilibri
chimici.
Simon annuisce. Comincia
molte frasi, ma non ne finisce alcuna.
La pressione monta di
nuovo. Cerca di respirare.
"Oh, amico. Mosè
aveva il cespuglio infuocato, e tu hai una faccia da clown luminosa,"
dice una voce.
"Amico, hai detto
cespuglio infuocato!" dice un altro. Si danno il cinque.
Qualcun altro dà il
cinque a Simon, un rituale che non ha mai praticato. Tutte le voci.
Tutti parlano. Dall'altra parte della stanza Polhaus sta parlando di
politica con i ragazzi di controcultura, ma i suoi occhi sono su
Simon. Tutte le voci e Simon affoga in esse.
Simon però conosce molti
modi di sparire.
Infatti, passa abbastanza
tempo prima che tutti realizzino che il giovane spaventapasseri
elegante è andato.
* * * * *
Toc-toc.
Una porta si apre sul
buio.
"Hey, tu," dice
Nyx.
"Ciao," dice la
tenebra timida.
"Ci stavamo chiedendo
dove fossi finito."
"E' più che
probabile che io soffra di agorafobia, e molte altre cose oltre
quella," dice la tenebra.
"Oh." Nyx si
morde il labbro inferiore, un gesto così affasinante che lei non
immagina nemmeno. "Ho parlato con le truppe. Penso che possiamo
aiutarti."
Silenzio.
"Possiamo parlarne
più tardi," offre lei. "Probabilmente vorrai restare da
solo adesso---"
"Si," dice la
tenebra super-ansiosa.
"Ti spiace stare da
solo con me?"
Senza aspettare una
risposta, Nyx scivola nel ripostiglio e chiude la porta.
Oscurità.
Crack.
Un bastoncino verde
luminescente illumina il piccolo spazio, rivelando Simon,
rannicchiato, che ondeggia avanti e indietro, le braccia avvolte
sulle ginocchia, il cappello che nasconde la maggior parte della
testa.
La luminescenza verde
ricorda a Simon dell'Acqua Morta, e lo calma. Nyx si siede,
sventolando il bastoncino luminoso come una bacchetta.
"Di certo sai
scegliere i posti," dice lei.
Simon guarda da sotto il
suo cappello, rivelando gli occhiali e gli occhi.
"Non sei abituato
alla scena di gruppo, non è così?" dice lei.
"Oh-no-no-no,
signora. Lui è uno stormo intero," chiocciano le Cornacchie.
Nyx non le sente.
Nyx scivola più vicina a
Simon. Può sentire il calore di lei vicino.
"Perchè non facciamo
scoppiare quella bolla di spazio personale?" dice Nyx in
sussurro-malizia, cogliendo il cappello di Simon dalla sua testa.
Simon si ritira, le strappa di mano il cappello senza nemmeno
pensarci.
"Wow," dice Nyx.
"Sei veloce."
"Scusami." Simon
deglutisce e le passa il cappello con la sola forza di volontà.
"Il cappello. Più
Fico. Mai visto." Nyx se lo mette in testa.
"Grazie."
"Simon, non
scappare."
"Cosa---"
"Stai pensando di
scappare."
"Io---"
"Non
farlo."
Simon sospira.
"Ne hai passate tante
ultimamente," dice lei. Simon sente la mano di lei che striscia
sotto i suoi capelli arruffati. Carezza e massaggia il retro del suo
collo dove il cranio bacia la spina dorsale. La testa di Simon
penzola. I suoi occhi sbattono un po'.
"Una cosa che so,
Simon: con tutti loro là
fuori, non puoi andare da solo. Ti serve il branco. E non solo per
sicurezza."
Massaggia il collo di
Simon e lui pensa di nuovo a quell'esperimento sul tocco---il bambino
scimmia tremante col poppatoio artificiale, e di come si era lanciato
nelle braccia del soffice pupazzo una volta avuta la possibilità.
"Le nostre paure,"
dice Nyx, "Ci colgono quando siamo soli."
"Sei un po' come una
mamma chioccia," dice Simon.
Nyx sorride da sotto il
suo cappello. "Da queste parti, mi chiamano Mamma Orsa."
Le barre cave di acciaio
del telaio di Simon si allentano.
"Comunque, Simon, con
il nostro piccolo gruppo, puoi stare tranquillo nel sapere che
sappiamo quanto sia importante spaccare le zucche dopo Halloween."
La risata sfugge alla gola
di Simon a scatti stridenti.
"Vedi," dice
Nyx, "Te l'ho detto. Non hai altra scelta che aprirti a me. Sono
troppo mostruosamente affascinante."
Simon e Nyx restano nel
ripostiglio fino all'alba, condividendo curiosità morbose, dalle
zucche ai cadaveri---teorie su Oprah e di come i media stiano
cercando di trasformare i consumatori in cannibali.
Simon mostra persino a Nyx
alcune ombre cinesi.
* * * * *
Simon si allontana
dall'angolo di Belmont e Clark.
Nella prealba, tutto è
blu. Le Cornacchie assonnate vanno a dormire, senza prestare
attenzione, e Simon non nota le mani giganti finchè non lo afferrano
e lo schiantano sul muro di mattoni.
"Hey, Boo Bradley."
Le braccia di Simon si
torcono dolorosamente indietro. La faccia è ancora premuta sui
mattoni, sente le manette che scattano chiudendosi.
"Fottuto Ghoul,
doveva proprio venire qui cazzo!"
Simon si sente tirato
indietro e schiantato di nuovo nel muro. Può udire, sentire, e
annusare la presenza dell'Ufficiale Polhaus dietro di lui. L'asso dei
bulli.
"Ufficiale Pol---"
Schianto.
"Zitto! Ascolta, Boo,
adesso mi dirai perchè sei qui o dipingerò dei graffiti con la tua
faccia. Perchè strisci da queste parti?"
"Non so di cosa---"
Schianto.
"Taglia corto con le
stronzate! Tutta la mia fottuta vita ho trovato voi ghoul che
strisciate ai confini delle cose. Tutta la mia fottuta carriera voi
ghoul siete stati nascosti intorno a me. Sono ancora di pattuglia
perchè---" Polhaus respira pesantemente, la voce spezzata.
"Dopo quella merda all'obitorio, credi che ti avrei lasciato
infettare il Santuario? Voglio sapere cosa ti ha portato qui. Qual è
il piano? Chi cazzo servi?"
I movimenti arrivano a
Simon senza pensiero. La sua mente saccheggia tutte le routine
slapstick ripetute all'infinito, modifica e collega le azioni insieme
in un nuovo ordine, una nuova pellicola. Il piede destro di Simon
calcia indietro, curvandosi dietro di lui. Il tacco si schianta
profondamente nei genitali di Polhaus. Dolore e sorpresa portano
indietro il grosso uomo di un passo, lasciando a Simon qualche
centimetro di spazio tra lui e i mattoni. E' abbastanza. Con le
spalle premute nel petto del poliziotto, Simon corre sul muro finchè
non è accucciato, parallelo al terreno, i piedi sui mattoni e le
ginocchia premute strettamente sul suo petto. Poi Simon si lancia
dritto dal muro. La sua forza atletica manda indietro Polhaus.
Il grosso uomo perde
l'equilibrio e cade indietro con un tonfo.
Simon gli cade addosso.
Nello stesso movimento rotola indietro, oltre il corpo di Polhaus, in
una capriola rovesciata, finendo di nuovo in piedi.
Nel tempo che l'Ufficiale
Polhaus impiega per alzarsi, Simon salta in alto, solleva le
ginocchia, passa le braccia sotto i suoi piedi, e porta le mani
ammanettate davanti a lui.
Gli occhi del poliziotto
corpulento si spalancano, perplessi dalle mosse di questo mimo
furibondo. Le Cornacchie urlano metodi per strappare gli occhi di un
aggressore, ma Simon corre via a perdifiato, alla velocità dei film
muti.
"Dannazione,"
dice Polhaus mentre lo insegue. "Simon!"
Simon gira un angolo e
svanisce.
Nel tempo che Polhaus
impiega ad arrivarci, tutto quello che trova nel vicolo solitario è
un paio di manette vuote.
"Merda."
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